L’anno massonico inizia il 1 marzo, mese in cui si celebra l’Equinozio di Primavera.
Eppure marzo non è sempre stato il terzo mese dell’anno. Fino al 46 a.C., quando nell’antica Roma era ancora vigente il calendario romano, l’anno iniziava con a marzo con il risveglio della natura si risvegliava.
La riforma del calendario romano venne promulgata da Giulio Cesare, e fu introdotta nel 46 a.C.: da quel momento il calendario si sarebbe chiamato Giuliano, in omaggio al suo fondatore e l’anno cominciò ad iniziare a gennaio. Il calendario giuliano è stato usato fino al 1582, quando è stata introdotta una nuova riforma con l’inserimento del calendario Gregoriano in alcuni paesi europei. Questo calendario prende il nome dal papa Gregorio XIII, che lo introdusse con la bolla papale Inter gravissimas.
Perché la Libera Muratoria aggiunge 4000 anni alla data attuale?
Anno Lucis fu adottato dalla Massoneria nel XVIII secolo. È stato preso dall’Anno Mundi che è stato implementato per la prima volta nel XVII secolo da un monaco irlandese.
L’idea di Anno Mundi era quella di iniziare a contare dalla data di creazione. Per la Massoneria l’Anno Lucis, come l’Anno Mundi, ha una relazione con la creazione. Ma qui finisce la somiglianza tra l’Anno Mundi e l’Anno Lucis. Mentre l’Anno Mundi è pensato per mettere a fuoco una data reale per la creazione di un’esistenza, per la Massoneria si intende rappresentare il momento simbolico in cui la luce è venuta nel mondo. Nella Massoneria la luce è una metafora della conoscenza e si potrebbe anche dire che si riferisce all’illuminazione, considerato che all’epoca in cui la massoneria speculativa stava guadagnando terreno nel mondo, l’era dell’illuminazione era iniziata. La ricerca della conoscenza, sia spirituale che fisica, era fondamentale per i primi Massoni speculativi. È dall’idea che la conoscenza è equiparata alla luce che molto probabilmente la Massoneria ha adottato l’idea di Anno Lucis e il momento della creazione.
La luce è qualcosa di incorruttibile, può essere divisa in parti, così come può attraversare un prisma. Può anche essere riportata insieme attraverso un processo analogo. La luce può essere bloccata, può essere filtrata ma conserva la sua forma incorruttibile.
Lo stesso è la conoscenza per la Massoneria
Può essere scomposta nelle sue parti, può essere separata, sezionata e rimessa insieme, tuttavia rimane sempre conoscenza. Sia che scegliamo di crogiolarci in quella luce o di studiare come funziona, è comunque un mezzo destinato ad essere usato per il miglioramento di tutti coloro che ne sono toccati. Quando la conoscenza viene bloccata o filtrata, fa sì che l’oscurità, o l’ignoranza, si diffonda e quando raggiunge coloro che scelgono di dimorare in quella “oscurità” o che vede solo la luce filtrata, porta odio, ingiustizia e dolore.
Noi, come massoni, abbiamo la responsabilità di assicurarci che la luce, o la conoscenza risplenda. A volte la luce attraversa i prismi metaforici e ne vediamo solo una parte, spetta a noi massoni trovare tutti i suoi pezzi e rimetterli insieme per coloro che hanno perso la luce o possono vedere solo quella parte dello spettro che passa attraverso il prisma del nostro pregiudizio.
Felice 6019 a tutti e che questo sia veramente un Anno di Luce!